Spesso (ma che dico: continuamente!) frugo la rete per dare risposta a dubbi, cercare soluzioni, allargare la mente. E sovente mi imbatto nei blog di persone avanti da morire, che mi riempiono di interesse e che nulla sanno di me e di ciò che mi hanno trasmesso.
E così lo faccio anch'io. Apro un bel blog e racconto le mie avventure.
Vivo sulle montagne (proprio oggi sono caduti 15 cm di neve) e nel soggiorno, al posto della televisione (che non ho), c'è un telaio a mano a quattro pedali. Nello sgabuzzino, in un armadio Ikea preso in offerta a pochi euro, ci sono i filati: gomitoli, matasse e rocchetti recuperati un po' dappertutto, dalla Francia alla Sardegna. Lana, cotone, canapa: per ora mi fermo qui.
Qui da noi la tessitura della canapa era una tradizione, qua e là si possono ancora trovare i vecchi telai mastodontici che macinavano tela nelle stalle.
Ho iniziato naturalmente per scherzo, poi ci ho preso la mano e ho capito che tessere mi rilassa e mi diverte. E poi metto in gioco le mie scricchiolanti doti matematiche e logiche, affrontando questioni mica da ridere!
Tutto qui. Si mormora che il "post" dev'essere breve, se no non te lo legge nessuno...
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